Real Shiat Baby.Enjoy!!!!!


17 luglio 2007

Sangue Misto - SXM (REQUEST)




Tracklist:

01. SXM
02. CLIMA DI TENSIONE
03. LO STRANIERO
04. LA PAROLA CHIAVE FEAT GOPHER D
05. CANI SCIOLTI
06. SENTI COME SUONA FEAT GUGLIELMO PAGNOZZI AL SAX
07. LA PORRA
08. IN DOPA FEAT SOULEE B
09. MANCA MONE
10. PIGLIA MALE
11. FATTANZA BLU
12. NOTTE FEAT GUGLIELMO PAGNOZZI AL SAX


Review (da eminemitalia.it):

Facciamo un po’ d'ordine nella strana storia dell'hh in Italia: a parte rarissimi casi di gente che cominciava a muovere i primi passi ad inizio anni 80 ( Gruff, Next One, Ice One, Kaos, Skizzo, Sha One ... ) il movimento vero e proprio si sviluppa nel finire di quegli anni ( 1985 – 1986 ).

Da ricordare gruppi come Onda Rossa Posse ( poi Assalti Frontali ) che fecero tanto per diffondere il rap con la rima in italiano ( ma che erano un pò slegati dal resto del movimento ) a detta dello stesso Militant A : "ai tempi andando ai raduni Zulu Nation ... abiti giusti, scratch, cap ... capriole break dance ... una quarantina di persone che si muovevano come in un film ... sembravano animali da zoo, quindi gli ORP non erano proprio hip hop puro erano un pò presi da slogan politicizzati dal loro centro sociale” lo storico gruppo milanese Radical Stuff ( Skizzo, Kaos, Sean, Dre Love ) che rappavano però in inglese, e l'Isola Posse All Stars ( con sede nel centro sociale ISOLA DEL KANTIERE a Bologna ) della quale è doveroso ricordare produzioni come Stop al Panico, Passa Parola e capolavori quali Sfida il Buio e Questione di Stile ( le
ultime due track di DEE' MO ).

Proprio dalle ceneri dell'ISOLA ( Bologna in quel periodo era la città più avanti di tutte giacché era li che si organizzavano i GhettoBlaster, dove tutta la gente migliore in quel momento suonava, ballava ecc. ) nasceva il gruppo Sangue Misto, nel 1993, diversamente dalla formazione che tutti conoscono ( Deda, Neffa e Gruff ): PAPA RICKY, FABBRI, GOPHER D e DEDA.

La causa dello scioglimento veloce è dichiarato apertamente da Neffa che in un’intervista disse: "[...] anche se era una figata stare in sette e andare in giro, dopo due anni che vai in giro impari anche, e forse la cosa inizia a starti un po' stretta". Un po’ alla volta il progetto venne via via frantumandosi in vista dei generi reggae e ragamuffin ai quali in molti si appassionarono. Graff ( e tengo così il nome per ora ) e DEDA si trovarono soli. Il primo nel frattempo produsse LA RAPODOPA ( il bellissimo esperimento di Hip Hop totale ) e il secondo riuscì a contattare Neffa con il quale formò il terzetto migliore di tutta la scena hip hop italiana. Chiusi serrati in studio produssero nel 1994 il disco della svolta: SXM. Graff si tramutò in Dj Gruff, Deda s’impadronì della tecnica e Neffa si avviò inesorabilmente a diventare un nome tra tutti sovrastanti nel periodo in questione. Un insieme di campionamenti, rime, graffi, cutters e chi più ne ha più ne metta, in grado ancora oggi di tener botta a molti dei migliori prodotti che si sentono. Veramente italiano: influenzato ( sound vicino alla East Coast ), ok, ok, ma 100% made in italy. Ritmi potenti, rime come mattoni in faccia, beat tanto puliti quanto unici e scratch finalizzati a livello maniacale. Ora, però, penso sia il caso di descrivere in dettaglio il disco.

Innanzitutto, prendendo in mano il vinile, non si può non notare la grafica realizzata da un certo sig. Nicola Peressoni ... si proprio lo Zio Dee'MO ... spettacolare !!!! ( Perché Dee'MO non prende parte attiva in questo disco non l' ho mai capito ... forse sarebbe stato troppo avere anche il suo contributo ).

Si parte, alzo la puntina, il piatto gira e faccio abbassare il braccio sul vinile, un leggero fruscio e una melodia cupa lancia nelle casse SXM. Prima track che si aggancia perfettamente alla seconda. Melodia cimiteriale, da cinema horror anni ’70. Ottimo start. La base scivola via così come questa intro che alla fine tanto intro non è. Si scorge sullo sfondo Deda che con voce rituale ripete “ … senti come suona come suona, senti come suooooonaaaa, sangue misto to to to … ”

La bellissima Clima di Tensione ha una base semplicissima che rende bene l’idea di cosa voglia dire "ritmo pulito". Poca cassa, un bel rullante, una melodia di sottofondo danno spunto per rime fantasiose, ben piazzate. I due M.C.'s sono sfolgoranti e gli scratch lo sono altrettanto. Bella produzione.

La terza suppongo sia anche la più famosa. La conoscono tutti. Una base da jam, un Gruff che oltre agli scratch ci ha messo la seconda voce nel ritornello, Neffa che sputa rime come granate, Deda che contorna il tutto. Un prodotto ottimo che si trova in tutte le compilation serie. Anche se la Century Vox ha rotto le palle ai tre per un sacco di tempo, ha il merito di averci fatto conoscere simili bellezze. La fine è accompagnata da un riff di chitarra a mio parere ingombrante ma non fastidiosa. Finisce così Lo Straniero

Altrettanto bella è La Parola Chiave, intenta a far muovere più teste possibile, dove Deda salta su è giù su una base bellissima con il fantastico Gopher D che caccia rime a ragamuffin ( “ … du lu salento sta li … ” ). Il confezionamento degli scratches finali è celestiale e chiude la traccia.

Cani Sciolti, al numero cinque, aperta da una base molto carina, scandita da rullante in grande quantità, offre a Neffa la possibilità di parlare della situazione scomoda nella quale si trova. Non è ancora il momento buono per esprimere tutto lo sconforto che ha; accenna e basta.

Molto funky è la bella Senti Come Suona, la track sei. Oltre a Deda e Neffa appare la voce di Dj Gruff che piazza pure gli scratch. Il tocco jazz lo da il sax di Guglielmo Pagnozzi. Da sentire. Non a tutti piace poiché si dice non sia troppo azzeccato data l’atmosfera cupa del disco.

Inno intramontabile alla marijuana è La Porra. La leggenda vuole che il disco in questione sia stato realizzato giusto per … starci dentro. Si sentono espliciti riferimenti alla protagonista, alla mista, agli effetti allucinogeni e le permanenti sensazioni de benestare ( ha ha … ). La parte più bella è quando viene detto “ … cartina paglia fumo uguale amor … ”. Ottime rime, Neffa è in forma splendida, Deda è potente nell’esprimersi per non parlare di Gruff che è una sorpresa. Pezzo ideale per rilassarsi grazie ad una base molto lenta. Melodica e ben battuta.

In Dopa vede scendere in campo un nome storico: Soulee B. E’ si ragazzi. Bel pezzo, ottimo accoppiamento tra cori italiani e rime in inglese. La base è sempre uguale, non ha grosse variazioni e si presta bene alle rime. Un’altra chiusura con riff di chitarra e basso è riscontrabile.

Ma c’è una traccia ironica per metà e per metà realistica che si fa ben sentire nel disco. Manca Mone è ben riuscita. La mancanza di soldi è evidente. Gruff si esprime con: “ …sto con le tasche vuote, da tempo la mia mano non riscuote, non tocca banconote … [...] … e mi ritrovo in uno stato di cattivo odore, non dico la parola ma è marrone … ”. Il carattere è deciso ma la categoria più alta dell’ M.C. si fa sentire con Deda che entra violentemente nella canzone. Ottimo risultato. Gli scratch finali sono sempre bellissimi e realizzati perfettamente.

Piglia Male ha una grande base davvero. Tutta cassa, niente rullante, con melodia cupa di sottofondo che riprende il discorso principale del disco: il disagio nella società. Voglio ricordare che, dopo questo disco, il tema appena citato apparirà per anni nei dischi dei rappers italiani. Molto lento, tranquillo. Attenti all’evoluzione del vostro stato d’animo mentre ascoltate …

Infine tocca a Fattanza Blu. La noia prende facilmente il sopravvento perché se la lentezza appartiene un po’ a tutte le canzoni, qui si esagera. La base è persistente e le rime, se pur azzeccate, non forniscono alcuna prova di bravura ( dal momento che esercitate altrettanto lentamente ). L’unica grossa pecca del disco. Peccato.

Come outro troviamo Notte che riprende nuovamente il sax di Pagnozzi tra le sue spire. Una base ottima, liscia. Sarebbe come la traccia dal titolo Senti Come Suona; un riff diverso, un mixaggio simile all’appena citata e una voce di sfondo che appartiene a Neffa

Sono molto contento di aver fatto questa recensione. Molti dei novellini, che si dicano tali, non conoscono certe cose e ho provato un po’ di sgomento a non aver visto nemmeno un minimo straccio di recensione su questo disco. Io vi consiglio di trovarlo e prenderlo il prima possibile. Se lo prendete in vinile avrete un suono ovviamente più caldo ma se il supporto digitale vi riesce più facile da avere, beh … fate voi. L’importante è esserne in possesso.

Ottimo disco, curatissimo nei minimi particolari, pulito, quasi privo d’imperfezioni e vi rammento che è stato fatto 10 anni fa. Alla prossima.




Un Classico del rap italiano.Ringrazio WF MUSCHKIN del blog MUSIC FOR THE EARTHWORMS che mi ha fatto avere il link risparmiando tempo.



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2 commenti:

ignipott ha detto...

...complimenti... bel post...che ne dici delle basi degli A.T.P.C.?
...quelle sì...

ignipott.blogspot.com

Anonimo ha detto...

good start